Verso Mt Cook

È tempo di lasciare Christchurch per entrare nel vivo della South Island.

Partiamo di buon mattino direzione Mackenzie Country e Mt Potts.
Anche qui nell’isola sud viaggare è un piacere, ovunque si posino i nostri sguardi non possiamo che rimanere estasiati davanti alla bellezza di questo paese.
Attraversiamo una vasta pianura e davanti a noi si stagliano a perdita d’occhio le cime rocciose e innevate delle Southern Alps, la principale catena montuosa del paese che si estende per chilometri come fosse la spina dorsale dell’isola sud.
(Nonchè location delle riprese aeree fatte per rappresentare le Montagne Nebbiose)

Dopo un paio di ore di viaggio arriviamo in prossimità della nostra meta e il territorio inizia a prendere la forma di un’altopiano con ampie praterie di colore ocra costellate da ciuffi di erba poco più scuri.
Percorriamo una strada sterrata per diversi km e ci addentriamo in quello che senza dubbio ricorda le pianure erbose di Rohan.
Lungo la strada incontriamo il Crystal Lake e il nome non è casuale vista la limpidezza e la rifrangenza delle sue acque.

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La strada procede e scavallata una piccola conformazione collinare questo è lo spettacolo che si presenta i nostri occhi….

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Una enorme valle circondata da vette altissime e al suo centro un piccolo monte (Mt Sunday). Lo avete riconosciuto?
In questo luogo è stata creata Edoras la capitale del regno di Rohan. Proprio su quel monte è stata costruita la città di Theoden e Meduseld, il palazzo d’oro.
Piccola curiosità: per allestire tutto il set (un’intera città cinta da mura e palazzo reale) e per girare le scene ci sono voluti 11 mesi e 300 persone.

Proseguiamo per avvicinarci il più possibile al monte e la strada si fa sempre più impervia fino ad essere del tutto crollata a causa di un evidente ingrossamento del torrente che le passava sotto.
Non ci perdiamo d’animo e nonostante il nostro Rav4 non sia esattamente il top dei fuoristrada, troviamo poco a sud della strada crollata un punto dove il torrente è più basso e ci passiamo attraverso con la macchina riprendendo poi il corso della strada maestra.
Procediamo ancora e riusciamo ad avvicinarci maggiormente.

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per i più digiuni di Signore degli Anelli, questa immagine rappresenta come questo luogo appariva nel film.

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Ci spingiamo ancora oltre e proseguiamo lungo la strada che ormai è poco più di una mulattiera attraversata continuamente da piccoli torrenti che scendono nella valle sotto di noi.
Dopo qualche ulteriore km individuiamo una location quasi irriconoscibile (tanto è stata modificata in computer grafica). Il costone che è servito da set per il Fosso di Helm (la grande battaglia de Le Due Torri dove l’enorme esercito di Huruk-hai di Saruman cercano di annientare il popolo di Rohan).

Questo è come appare nella realtà. Li nel vallo è stato aggiunta la roccaforte in post produzione.

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Ritorniamo su i nostri passi e con un viaggio di circa tre ore attraverso altopiani spettacolari e passi di montagna dai panorami mozzafiato giungiamo fino a Twizel un paesino di poche anime poggiato su gli altopiani della regione dell’Otago.
Questo luogo ha ospitato le scene più vaste della trailogia, quelle riguardanti la battaglia ai Campi del Pelennor (nel terzo film quando gli uomini di Gondor e i Cavalieri di Rohan affrontano migliaia di orchi, nazgul e Olifanti).
La vastissima area che è servita per fare le riprese si trova in un terreno privato quindi l’unico modo che abbiamo per visitarla è prenotare una visita organizzata.

Siamo fortunati perchè siamo gli unici due turisti del luogo e quindi il tour diventa una visita privata.
La nostra guida ci passa a prendere con un pulmino e ci porta verso il set.
Lungo la strada ci racconta diversi aneddoti interessanti sullo svolgimento delle riprese per queste scene e ci rivela anche di aver partecipato come comparsa per la trilogia de Lo Hobbit (come paesana della Città sul Lago, che dovremmo vedere tra la fine del secondo e l’inizio del terzo film).
Ci racconta molti fatti interessanti ma per non essere troppo prolissi ve ne riportiamo solo alcuni:
– per raggiungere il set la produzione ha fatto costruire 5 km di strada sterrata in 48 ore
– tutta la lavorazione delle scene ha impiegato 60 giorni, ma di questi Peter Jackson è stato sul set solo 3 (aveva altri 7 set contemporaneamente da seguire, sparsi per la Nuova Zelanda)
– la produzione ha avuto molte difficoltà a scritturare un adeguato numero di figuranti per i cavalieri e per gli orchi (all’epoca nessuno conosceva Peter Jackson e in pochi conoscevano il libro di Tolkien). Al contrario due anni fa quando Peter Jackson è tornato in zona a girare alcune scene de Lo Hobbit al casting per 200 comparse di orchi si sono presentati in 3000.
– La maggior parte dei cavalieri di Rohan che si vedono nella battaglia sono donne con la barba….
– Durante le riprese hanno dovuto cambiare ogni giorno il termine con cui veniva dato il comando “action” per iniziare le scene perchè dopo i primi giorni di riprese i cavalli si erano abituati che ogni volta che sentivano gridare “action” partivano al galoppo (anche nelle scene in cui magari dovevano stare fermi).
– l’attore che interpreta Faramir non sa cavalcare e in tutte le scene del film in cui appare a cavallo o è la sua controfigura o (nelle scene strette) è lui su un finto cavallo montato su ruote e manovrato in remoto (che vergonga).
– al contrario, l’attore (all’epoca delle riprese sessantenne) che ha interpretato Theoden il Re di Rohan, non sapeva cavalcare ma ha voluto a tutti i costi imparare a farlo i giorni precedenti alle riprese per poter girare personalmente tutte le scene a cavallo che lo riguardavano (stima)

Ci sarebbero tantissime altre curiosità da raccontare ma saremmo troppo lunghi e non a tutti interessano….. se siete interessati contattateci privatamente e ve le raccontiamo tutte davanti a una birra 😉

Passiamo a vedere qualche simpatica foto scattata durante la visita.

Dietro di me i campi del Pelennor… (immaginateli pieni di migliaia di orchi e il gioco è fatto!)

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Più o meno in questo punto è stata inserita digitalmente Minas Thirith

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Lo stendardo del Re sventola su i Campi del Pelennor

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Serena con tanto di stendardo reale scende lungo la collina dove nel film sono schierati tutti i cavalieri di Rohan prima della carica contro il nemico (durante il discorso di Re Theoden).

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Strani incontri….

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…. non è vero tesssoro mio?

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Ma sopratutto, vi è mai capitato di vedere il Re degli Spettri chiedere indicazioni ad un pulmino??? Forse il suo spettro alalo lo ha lasciato a piedi e cerca un passaggio per Mordor….. 😉

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La visita prende circa due ore e mezza e tra un siparietto comico e qualche curiosità sulle riprese, risulta essere piacevole ed interessante.
Riprendiamo la nostra macchina e ci dirigiamo verso la meta finale di questa giornata, Mt Cook.

La strada per arrivare passa lungo il Lake Pukaki, un lago di montagna dalle acque di un colore turchese quasi innaturale.
Sullo sfondo si staglia solitario ed innevato il Mt. Cook

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Già la foto dovrebbe farvi intuire la sua bellezza ma vi possiamo assicurare che dal vivo questo paesaggio leva il fiato….

Questa notte dormiremo in un lodge alla base di questo monte meraviglioso. Sarà un piacere e un onore potersi svegliare domani mattina e vedere non appena aperti gli occhi la sua vetta e il ghiacciaio che ne copre le sommità.

Alla prossima…… and keep left.

PS
piccolo rumors…. pare che questo monte sia stato scelto per rappresentare la Montagna Solitaria nei prossimi due film in uscita per la trilogia de Lo Hobbit. E sembra anche che il lake Pukaki con le sue acque turchesi sia stato scelto come lago su cui è stato allestito il set della Lake Town (come dargli torto….)

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One response to “Verso Mt Cook”

  1. mattia says :

    marco, ricordati di raccontarmi, tutte le chicche che non hai potuto scrivere!

    bellissimi sti resoconti… e stranamente più lunghi di quelli australiani.

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